Erano gli anni '40 del secolo scorso (1941 – 1947) ma per gli abitanti di Roccamurata piccola frazione del Comune di Borgo Val di Taro era ancora quasi il Medioevo. Ciò che accomuna questa gente è la povertà e la paura: una condizione fiera perché capace di gesti di solidarietà e di indignazione, di chi lavora duramente 10 o 12 ore al giorno per assicurare la sopravvivenza di tutti, in un mondo comunque duro che vede minacciare la propria esistenza dalla durezza delle condizioni di vita e dalla guerra. I sentieri, le mulattiere e l'unica strada, percorse da muli, asini e cavalli, sono le uniche vie di comunicazione tra la borgata e il paese di servizio: Borgotaro. Poche le automobili. Spesso i ragazzi percorrevano il bordo rotaie della ferrovia che unisce Roccamurata e Ostia Parmense al Comune. E non senza rischio. Il treno era il mezzo più veloce per gli spostamenti. Negli anni 40 nella Valle permangono i segni drammatici della contrapposizione di una classe sociale, gli operai contro la borghesia che è la classe dominante aggiunta alla spietatezza della guerra, alle morti per guerra si sommano quelle sul lavoro per lo più a causa dell’arretratezza sanitaria. Era un mondo ancora tanto difficile eppure la felicità spicca dai volti delle persone di questa foto d'epoca. Tra loro, in alto a sinistra, il nostro caro Gualtiero Taiuti.