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Le aree maggiormente a rischio sono le immediate vicinanze delle aziende faunistico- venatorie o di protezione della fauna o di caccia autogestite, in cui gli avvelenatori hanno tutto l'interesse a sterminare qualsiasi predatore che possa interferire con l'attività venatoria. I boschi in cui viviamo possono nascondere insidie: i bocconi avvelenati destinati alle volpi che contengono un mix potentissimo di veleno per i topi e acqua alcalina. I confini di allevamenti e coltivazioni montane sono da considerarsi anch'essi zone a rischio: l'avvelenamento di cinghiali, cervi, caprioli, volpi ed altri animali che possono danneggiare il raccolto è purtroppo una pratica diffusa.

Se possibile meglio passeggiare con il cane a guinzaglio nelle nostre zone o valutare di fargli indossare una museruola (previa abituazione graduale a questo strumento e solo se il cane la tollera). Se sospetti che l'animale abbia ingerito un boccone avvelenato, contatta immediatamente il veterinario più vicino o la guardia medica veterinaria. È importantissimo rivolgersi al veterinario più vicino.

Gli avvelenamenti di animali non rappresentano solo un pericolo per la salute animale. Il veleno dei bocconi e delle esche può diffondersi nell’ambiente, inquinando il terreno e le acque superficiali, ricordiamo che Fontanafredda è una sorgente dalla quale in molti prelevano taniche di acqua curativa ricca di sali minerali, non sottovalutiamo il fatto che in tutta la zona di Roccamurata la rete idrica domestica è alimentata dalla sorgente situata nel bosco di Gorro. Inoltre, il veleno dei bocconi può entrare direttamente in contatto con le persone, in particolare con i bambini, esponendoli al rischio di avvelenamento.

Le autorità negli anni hanno emesso diverse ordinanze che vietano l’utilizzo e la detenzione di esche e bocconi avvelenati. Nonostante questo, pare che il fenomeno continua ad essere presente nel territorio della Valtaro, in particolare nelle zone boscose di Roccamurata, Belforte e Ostia Parmense.

I casi di avvelenamento devono essere documentati e denunciati perché la legge è un importantissimo strumento a nostra disposizione per sconfiggere il fenomeno.

Per la denuncia puoi rivolgerti a qualsiasi organo di polizia giudiziaria (Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia di Stato, Corpi Forestali Regionali), presentando di persona il tuo esposto o denuncia (anche contro ignoti) in forma scritta.

Assolutamente obbligatorio segnalare il ritrovamento di esche o bocconi avvelenati. Si possono anche segnalare movimenti sospetti nei boschi, ma mai sostituirsi agli agenti preposti.

Bocconi avvelenati: video della TV locale. Successivamente Magnani ha fatto la segnalazione alla Forestale.